Gli azzurri del Gis pronti per Pamporovo


breccia2.jpgCon la scelta della 15^ pedina da parte dei selezionatori, è stata così definitivamente varata la squadra che difenderà i colori azzurri ai Campionati Mondiali giornalisti in programma sulle nevi bulgare di Pamporovo dal 25 febbraio prossimo al 4 marzo.

 


La delegazione italiana guidata dal presidente Francesco Marino e dal capitano Luigi “Gigio” Brecciaroli è forse la più ambiziosa di sempre, vantando fra i convocati elementi che già hanno conquistato medaglie iridate ed altri in grado di salire sul podio al debutto.

In campo femminile alle veterane plurititolate Gisella Motta e Barbara Goio in grado di primeggiare nel gigante e nel fondo, si affiancano la neo campionessa italiana junior Diana Bolognini – attesa protagonista - e la new entry Zornitza Kratchmarova, bulgara di nascita ma equiparata dalla federazione, di cui si dice un gran bene.

Grossi calibri anche in campo maschile con in campo juniores il polivalente Andrea Mugnaini ed Andrea Saule già vittoriosi in passato, cui si affianca Jacopo Orsini, in grado anche lui di salire sul podio del gigante. Ci si attende molto anche dal senior Daniele Benvenuti tornato dai tricolori di Cortina con una messe di medaglie e a premio anche ai mondiali francesi di Val Cenis 2017. Non lontano dal podio potrebbe aggirarsi anche Francesco Marino almeno nel gigante.

Lotta serrata in famiglia tra i veterani con almeno 5 pedine che possono intercambiarsi nelle prime posizioni della classifica. Lo scorso anno fu storico podio tutto azzurro con Luigi Brecciaroli, Dario Cavaliere e Mauro della Valle a mettere in fila tutti gli altri, ma le recenti cronache ampezzane riportano di un Mario Sensini in gran spolvero e di un Roberto Micalli, sornione ma in grado di piazzare la zampata vincente.

Ci attende qualcosa di buono anche da Roberto da Rin, penalizzato agli italiani da un tracciato a lui poco congeniale, ma desideroso di riscattarsi. Nel fondo almeno due azzurri sono tra i favoriti, il che potrebbe spalancare all’Italia anche le porte della combinata.

Lo scorso anno in Val Cenis furono 15 le medaglie conquistate, equamente ripartite tra oro, argento e bronzo; un record che pareva insuperabile. Riusciranno i nostri eroi a fare ancora meglio? Alle nevi bulgare l’ardua sentenza.